Ora anche Pedro Sanchez, "idolo della Schlein", attacca la magistratura

Scritto il 03/09/2025
da Francesco Curridori

"Ci sono giudici che fanno politica", ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez difendendo sua moglie e suo fratello che sono indagati per reati finanziari

"Ci sono giudici che fanno politica e politici che fanno giustizia, è una minoranza ma c'è e fanno un immenso danno alla giustizia". No, non si tratta dell'attacco alla magistratura da parte del ministro Nello Musumeci né di una frase attribuibile a chissà quale altro politico di centrodestra, a pronunciare queste parole è stato il premier spagnolo Pedro Sanchez.

Sì, proprio lui, l'idolo di Elly Schlein e della sinistra italiana che ha preso come modello il socialismo spagnolo sia per quanto riguarda la politica economica sia per quanto riguarda il modo di fare politica estera. "Mentre in Italia il governo di Giorgia Meloni nega il salario minimo a milioni di lavoratori sfruttati e aumenta la precarietà liberalizzando i contratti a termine e allargando il ricorso ai voucher, in Spagna il governo socialista di Pedro Sanchez con la ministra Yolanda Diaz ha dato il via libera alla riduzione della settimana lavorativa da 40 a 37,5 ore a settimana", ha dichiarato la segretaria del Pd lo scorso 4 febbraio. E, poco più di un mese dopo, parlando del tema dei dazi, ha lodato Sanchez che "in Spagna ha stanziato 14 miliardi per proteggere famiglie e imprese".

Affrontando, invece, il tema del riarmo, Schlein ha successivamente sentenziato: "Pedro Sánchez ha avuto il coraggio di dire no ai bulli come Trump". Ma la 'ciliegina sulla torta' arriva il 16 luglio scorso quando Schlein, ospite a La7, ha un duro scontro col direttore editoriale di Libero, Pietro Senaldi che le domanda: “Perché è così affascinata da Sánchez? Il suo governo si regge a malapena, non credo possa risolvere l’Europa. Già tanto se fra sei mesi è ancora a Madrid. E poi: se è così delusa dalla gestione europea, perché ha votato la fiducia a Ursula von der Leyen la settimana scorsa?”. E, a tale provocazione, la segretaria del Pd replica: “Sánchez ha preso di petto la sua situazione. Meloni, invece, ha una ministra del Turismo accusata di frode ai danni dello Stato, e un sottosegretario come Delmastro coinvolto in gravi vicende giudiziarie. A differenza di Sánchez, la destra italiana è garantista con gli amici e giustizialista con gli avversari politici”.

Una frase che stride, appunto, con le recentissime dichiarazioni che Pedro Sanchez ha rilasciato alla tv pubblica spagnola in merito alle vicende giudiziarie che riguardano sua moglie e suo fratello, Begoña Gómez e David Sanchez, accusati rispettivamente di traffico di influenze e corruzione la prima e abuso d'ufficio il secondo. Il premier spagnoIo difende l'onestà e l'innocenza di fratello e moglie. E aggiunge: "Anche confidando nella giustizia, e anche pensando che la stragrande maggioranza dei giudici faccia bene il proprio lavoro e rispetti la legge, ci sono giudici che non lo fanno", "ci sono giudici che fanno politica e politici che fanno giustizia, è una minoranza ma c'è e fanno un immenso danno alla giustizia".

Parole che, proprio come è successo più volte anche in Italia, hanno scatenato le ire dei togati. L'associazione Francisco de Vitoria, ha evidenziato in una nota che i giudici agiscono in conformità con la legge e che "non è accettabile mettere in discussione l'integrità di un intero potere dello Stato", mentre il presidente del Foro Giudiziario Indipendente (Fji), Fernando Portillo, ha definito le dichiarazioni di Sanchez "molto gravi" e "irresponsabili". Insomma, un 'battibecco all'italiana' di fronte al quale Schein, stavolta, molto probabilmente, non potrebbe schierarsi dalla parte dei giudici. E, infatti, sui guai giudiziari del suo 'idolo' Sanchez, la segretaria del Pd si è guardata bene dall'intervenire...