Neppure il tempo di ambientarsi nella Capitale che già il neo acquisto della Roma Wesley França ha dovuto fare i conti con un'incursione da parte di una banda di rapinatori intenzionati a svuotare la sua villa sita a Casal Palocco.
I fatti si sono verificati nella serata di ieri, martedì 2 settembre. Sono all'incirca le ore 19.30, quando i malviventi entrano in azione prendendo di mira l'abitazione in cui di recente si è trasferito il difensore carioca. I rapinatori erano evidentemente a conoscenza del fatto che il calciatore giallorosso non si trovasse a casa bensì in Sud America, in quanto convocato dal commissario tecnico della Seleçao Carlo Ancelotti per le due partite di qualificazione ai prossimi Mondiali di calcio contro Cile e Bolivia.
Dopo essere riusciti ad accedere al giardino della villa, i ladri hanno iniziato ad arraffare alcuni oggetti che erano stati lasciati da Wesley all'interno della sua Audi che si trovava posteggiata nel garage interno. Non avevano, tuttavia, fatto i conti con la presenza di un vigilante incaricato di sorvegliare la zona, il quale, resosi conto di cosa stava accadendo, è prontamente intervenuto riuscendo a impedire che i malviventi riuscissero ad accedere all'interno dell'abitazione.
Quando i carabinieri della stazione romana di Casal Palocco sono giunti sul posto dopo la segnalazione del vigilante, hanno potuto appurare che dall'edificio non era stato portato via nulla. Diversamente da quanto riportato dopo la notizia del raid, i collaboratori del calciatore giallorosso hanno riferito che i rapinatori non sarebbero riusciti a sottrarre alcun bene di proprietà del brasiliano.
"Non è stato rinvenuto alcun elemento concreto in grado di far desumere l'evenienza di un furto, consumato o anche solo tentato", ha spiegato lo staff del giocatore a Roma Today. "Non risulta, infatti, essere stato asportato alcun bene di proprietà del calciatore, né dalla abitazione né dall'interno della vettura". Wesley e i suoi collaboratori hanno pertanto voluto "tranquillizzare i tifosi e ringraziare tutti per l'affetto e la premura dimostrati, ribadendo che nulla di rischioso è in realtà accaduto".